Auto Moto Storiche
Bagni della Porretta
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AMS Bagni della Porretta
Piazza della Libertà, 42 Alto Reno Terme (BO)
Auto Moto Storiche Bagni della Porretta è un sodalizio che nasce il 15 luglio 1989 per volontà di alcuni appassionati di auto e moto d'epoca abitanti nell'alta valle del Reno con lo scopo unico di promuovere il collezionismo e salvaguardare la storia del motorismo italiano; ancora prima di compiere un anno di vita viene federato all'A.S.I. (con delibera del Consiglio Federale del 10 marzo 1990).
Il Club cresce negli anni, per numero di soci, per numero di auto omologate, è presente a mostre e fiere del settore, ha collaborazioni con Club vicini e soprattutto migliora gradatamente la propria immagine e la propria considerazione nell'ambito del Consiglio Federale dell'A.S.I. Inoltre un aumento di partecipazione dei soci alla vita di club permette negli ultimi tempi di organizzare diverse manifestazioni di moto e di auto ogni anno, di partecipare a gare e raduni distinguendosi in campo nazionale, di effettuare studi approfonditi sulla storia motoristica della nostra zona.
Nel 1995 nasce il "Registro Storico Demm", unico e riconosciuto dall'attuale proprietà del marchio. Fondato da un gruppo di appassionati "Porrettani" aderenti al club AMS Bagni della Porretta, diventa, grazie ad una meticolosa ricerca di documenti e raccolta di materiali, l'unico ed autorevole referente per gli appassionati e possessori di moto con il marchio porrettano.
Infine un breve cenno a quella che, dal 2019, grazie alla disponibilità manifestata dalla amministrazione comunale di Alto Reno Terme, è diventata la nostra nuova sede: si tratta dell'ultimo piano dello storico edificio costruito sulla riva sinistra del torrente Rio Maggiore, poco prima che esso confluisca nel fiume Reno, durante il ventennio fascista e da qui nasce il nome di ex "Casa del fascio", la cui torre domina il centro della cittadina .
Quando alcuni dei soci fondatori, riunendosi per dare il nome al Club, iniziarono a pensare a parti significative dell'automobile (la Biella, L'Antico Pistone, Ruote a Raggi..), subito si accorsero che, o erano già stati utilizzati o non erano appropriati. L'idea geniale venne a Battista Romagnoli, che propose l'antico nome di Porretta Terme, nome che identificava oltre la nostra associazione anche il nostro territorio aggiudicandosi così la paternità della denominazione "AUTO MOTO STORICHE BAGNI DELLA PORRETTA".
Nei giorni di costituzione del Club durante uno dei primi incontri, svoltosi al bar Italia di Porretta, il socio Augusto Lapi fece una bozza di logo su un tovagliolino di carta. Piacque subito e quel simbolo divenne il logo che ci accompagna dal 1989.
"Un'avvincente battaglia automobilistica", questo è il titolo con il quale il Resto del Carlino, quotidiano di Bologna, apriva la pagina sportiva il primo settembre 1929. Stava parlando della prima edizione del Circuito delle tre Provincie(Coppa Porretta), la gara di velocità su strada che si sarebbe corsa sul circuito delle tre provincia attraverso l'Appennino tosco-emiliano e che in tre anni avrebbe portato a Porretta Terme il gotha dell'automobilismo sportivo del primo dopoguerra. Con il suo tracciato guidato, fatto di saliscendi continui e veloci, aveva attirato fin dalla prima edizione, più di trenta equipaggi. Erano tempi epici ed i piloti affrontavano i 128 chilometri del percorso con lo spirito col quale oggi forse si corrono i raid nel deserto, ma senza GPS.
Nella giornata del 10 agosto 1931 (terza edizione) sulla linea di partenza erano montate le tribune di fronte alle quali era posto un tabellone che riportava i tempi dei passaggi trasmessi telegraficamente da molte posizioni poste lungo il percorso, dai militari del regio Esercito, che avevano speso cento chilometri di filo per l'occasione. alcuni altoparlanti offrivano i commenti sull'andamento della gara.
La prima edizione fu vinta da Giuseppe Morandi su OM alla media incredibile di oltre 60 km/h , e questo su strade non asfaltate. L'anno successivo gli iscritti furono 116, a testimoniare del successo ottenuto dalla gara. L'importanza era tale da far arrivare a Porretta lo squadrone Ferrari al completo, mentre le Alfa Romeo provarono il percorso per un mese. La vittoria andò al campione forlivese Luigi Arcangeli con un Alfa 1750 GS.
L'edizione del 1931 rimarrà nella storia per essere stata l'ultima gara disputata da Enzo Ferrari come pilota: Fu una gara memorabile combattuta da Ferrari e Nuvolari fino all'ultimo chilometro con un alternarsi di supremazia e vinta dal grande Tazio.
Il nostro Club in perfetta sintonia con le finalità statutarie ha organizzato per 10 edizioni, dal 1991 al 2000 la rievocazione storica della corsa stradale "Circuito delle tre Provincie" nella formula di gara di regolarità denominandola con il sottotitolo di "Coppa Porretta" riprendendo il percorso della originale gara di velocità . Trascorsi tre anni (2003-2005) venne organizzata per tre edizioni in forma ridotta, su un percorso diverso e in una sola giornata, una gara con il nome di "Porretta Cup".
Nelle giornate del 10-11-12 settembre 2021 il Club ha organizzato una nuova edizione della "Coppa Porretta", riservandola alle auto prodotte prima del 1935. L'iniziativa nasce da un progetto ambizioso del nostro Club, ed è il frutto di circa 2 anni di lavoro. Il risultato, come testimoniato dai partecipanti (25 equipaggi con auto storiche di grande pregio), dagli spettatori intervenuti numerosi ed infine dall'A.S.I. ( che ha assegnato alla manifestazione, come ambito premio, la "Manovella d'Oro), ha pienamente ripagato l'impegno profuso da parte del Club e di tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione.
E' trascorso più di mezzo secolo dal 1958 allorché le Officine Daldi & Matteucci in un clima di euforia, maturato dalle conquiste di alcuni record mondiali e dal boom di vendite di ciclomotori, incoraggiava il piccolo Moto Club Porretta, ad organizzare una corsa in salita con partenza da Porretta Terme (m.349 s.l.m.) ed arrivo alla frazione montana di Castelluccio (m.810 s.l.m.). Il percorso di circa sei chilometri, che copriva un dislivello di 460 metri, iniziava in salita con diversi tornanti,per offrire dopo la frazione di Capugnano, un lungo tratto rettilineo in ridotta pendenza, e terminare con l'ultima tortuosa salita di circa 1800 metri.
La partecipazione della popolazione, appena "motorizzatasi" su due ruote, fu notevole ed oltre alle centinaia di persone assiepate lungo il percorso, vide una nutrita schiera di partecipanti fra i centauri locali.
E' sempre stato nella mente e nel cuore dei soci, fin dalla nascita del Club, di far rivivere quella corsa in salita. Quindi, già dal secondo anno di attività, AMS ha organizzato, quasi interrottamente, la rievocazione storica di questo evento, che è stata onorata, oltre che da ampia partecipazione di appassionati sia locali che provenienti da regioni limitrofe, anche dalla presenza numerosa di iscritti alla corsa.
Negli anni 2020 e 2021 causa il virus Covid 19 si è deciso di non organizzare la manifestazione motociclistica, onde evitare pericolosi assembramenti . Rimane comunque intenzione del Club riprendere l'organizzazione dell'evento quando la situazione pandemica lo permetterà.
La manifestazione, ideata e voluta da Romano Marchioni, non fu una rievocazione storica vera e propria, ma nacque dal ricordo di una "autosciatoria" avvenuta negli anni '60; la simpatica formula consisteva nell 'abbinamento vettura-sciatore e la classifica veniva stilata fra cinque prove di regolarità in auto ed una gara di slalom gigante in notturna sulle piste del Corno alle Scale. Purtroppo vennero organizzate solo due edizioni, per scarsa partecipazione dovuta al fatto che la stagione invernale si presta poco all'uso di auto datate.
L'8 Settembre 2013, in occasione del raduno di fine estate, abbiamo fatto visita alla casa-museo del pittore ed incisore Giorgio Morandi, nella vicina località a lui dedicata: Grizzana. Un nostro socio, mosso da curiosità, è riuscito a scorgere nella rimessa sottostante il Museo una Fiat 850 ed è riuscito a fargli una foto attraverso una piccola finestra...
Un breve cenno merita la manifestazione "SS64 Porrettana" iscritta al calendario ASI e che si è tenuta negli anni 2017 e 2018, riscuotendo anch'essa un ottimo successo di pubblico e partecipanti, successo confermato da A.S.I. con il riconoscimento della "Manovella d'Oro" per la seconda edizione
Infine indimenticabile la manifestazione " Passo-Passo a 4 ruote", tenutasi negli anni 2018 e 2019 e nata da un accordo tra il Club AMS e l'associazione "Passo-Passo" che si occupa di aiutare le famiglie di ragazze e ragazzi diversamente abili. Non esistono parole che possano rappresentare l'entusiasmo di quei ragazzi a spasso con le nostre auto d'epoca, oltre che la soddisfazione di chi ha contribuito a far vivere loro una nuova e divertente esperienza.
Da non dimenticare che A.S.I., tramite A.S.I. Solidale ha riconosciuto la validità dell'iniziativa con un premio ed esortando, non solo il nostro Club, a continuare e sviluppare quanto fino ad ora fatto.
Il nostro Club ha sempre avuto uno stretto legame con il mondo del cinema: già nel 1983, quando il Club AMS non era ancora nato, alcuni di coloro che ne saranno i soci fondatori, parteciparono come comparse al film " Una gita scolastica" diretto da Pupi Avati, ovviamente senza fornire veicoli, essendo il film ambientato nei primi anni del 1900.
La cooperazione con i fratelli Avati, Pupi ed Antonio, è continuata nel tempo, tanto che abbiamo messo a loro disposizione i nostri mezzi nei film " Una sconfinata giovinezza" del 2010 e " Un matrimonio" del 2011.
Inoltre, il 27 settembre 2015, in occasione della seconda edizione del Festival nazionale delle Acque, organizzato a Porretta Terme dall'Unione dei comuni dell'Alta Valle del Reno, quando è stata conferita ad Antonio e Pupi Avati la cittadinanza onoraria, il Club AMS ha consegnato loro le targhe a ricordo della duratura collaborazione, oltre che una passeggiata nel nostro bel paese a bordo di bellissime auto d'epoca.
Da ricordare che la prima comparsa in un set cinematografico dei nostri veicoli d'epoca, è avvenuta nel 1996 con il film " Va dove ti porta il cuore" diretto da Cristina Comencini e tratto dal romanzo omonimo di Susanna Tamaro.
Infine da segnalare la partecipazione di alcuni dei nostri soci, con le loro auto e moto, alla fortunata serie televisiva " L'amica geniale", serie creata da Saverio Costanzo.
CONSEGNA TARGHE ORO
Ancora oggi, quando si parla del “giro del mondo”, si fa riferimento a qualcosa di importante, lungo, ricco di fascino e, con non poche insidie; tutto questo pensando di utilizzare i mezzi che la tecnologia odierna ci mette a disposizione, ad iniziare dagli aeroplani, sicuri e superveloci, le navi, confortevoli e lussuose, fino a spingersi alle automobili, affidabili e comode. Bene, ora invece facciamo un passo a ritroso nel tempo, ed arriviamo all'anno 1957 e proviamo a pensare come si potesse immaginare all’epoca il “giro del mondo” utilizzando i mezzi allora disponibili. Sicuramente si tratterebbe di una impresa ardita e rischiosa e forse con scarse possibilità di essere conclusa con successo. Eppure proprio il 30 settembre 1957 due giovani piloti, Leopoldo Tartarini e Giorgio Monetti partirono da Bologna in sella a due moto Ducati 175 prodotte dalla Casa di Borgo Panigale, per affrontare uno storico giro del mondo, partendo con qualche ricambio e la speranza di sopravvivere. Quel giro del mondo si concluse per i due temerari piloti, dopo aver percorso 60.000 km, 5 continenti ed incredibili avventure, il 5 settembre 1958 facendo rientro a Bologna. Ebbene, il nostro Club ha avuto la fortuna di conoscere l’unico sopravvissuto alla mitica avventura, ovvero il Dr. Giorgio Monetti, e di organizzare in data 4 ottobre 2020 una speciale sessione di omologazione ASI con entrambre le moto in uno stato di perfetto “conservato”, con ancora le scritte che ricordano il raid che le proiettò nella storia del motorismo storico. Si è trattato di un viaggio a ritroso nel tempo dove i fortunati presenti hanno potuto ascoltare i lucidi ricordi del protagonista Monetti, oltre che gli interventi del presidente della Commissione Tecnica Nazionale Moto ,Stefano Antoniazzi e del presidente della Commissione Cultura ASI, Luca Manneschi che hanno dato ulteriore lustro alla manifestazione con le loro esposizioni e precedendo alla consegna delle Targhe Oro a questi due straordinari esemplari simbolo della massima espressione della tecnologia di quei tempi ancora pioneristici.
Negli anni le attività del Club AMS sono cambiate ed adattate alle mode, al costume ed al progresso tecnologico. in 6 lustri il mondo intorno a noi ha subito mutamenti notevoli.
La comunicazione è passata dalle locandine monocromatiche alle pubblicazioni su web, dalle lettere fotocopiate alle newsletter, dai prospetti stilati con la Olivetti Lettera 22 alle stampanti laser a colori. La composizione geografica e numerica del sodalizio si è allargata da poche decine di soci abitanti nei comuni limitrofi ad alcune centinaia provenienti anche da fuori regione. L'aumentato interesse verso la conservazione ed il restauro delle auto e moto d'epoca ci ha permesso di crescere e di continuare ad adempiere alle finalità dello Statuto che pochi e coraggiosi soci stilarono nel lontano 1989.